Viva il lavoro!

Siamo quasi giunti alla fase 2, ma non ancora.

Come molte altre aziende, anche noi ci stiamo preparando al rientro in ufficio, tra burocrazia, postazioni distanziate e must tecnologici per l’utilizzo di strumenti con cui sappiamo di dover lavorare in maniera stringente per molti mesi ancora.

Nell’incertezza che a volte domina, perché non sappiamo veramente quali risvolti avrà il nostro futuro professionale, abbiamo visto che lavorando, nelle condizioni in cui si è, con i mezzi che abbiamo, goffi o spigliati, è possibile già ora una ripartenza! Non prima, non dopo.

Perché il lavoro permette di vivere il reale, modellare le cose, imparare da sé e dagli altri, generando relazioni e comprendendo che il contesto è prezioso per l’espressione di ognuno di noi e perciò dell’organizzazione. E a questo noi non vogliamo rinunciare.

Lo vediamo dai racconti dei nostri clienti, che stanno ripensando ad es. alle forme di rotazione in azienda perché nessuno si senta isolato, lo vediamo in chi intravvede nel brusco cambiamento provocato dall’emergenza un’opportunità per rinnovare il modo di lavorare fino a ripensare a prodotti e servizi. Lo vediamo anche in chi si pone quelle domande che restituiscono la voglia di rimettersi in gioco, così come sta accadendo anche nei meeting che Consvip organizza settimanalmente e che hanno la “strana” caratteristica di spostare la prospettiva verso un orizzonte tanto inimmaginabile quanto attraente, possibile.

E’ per quanto detto che ci mettiamo a disposizione di chi voglia ripartire, al di là di qualunque limite o difficoltà troveremo nel nuovo inizio, perché come dice Cesare Pavese: “L’unica gioia al mondo è cominciare. È bello vivere perché vivere è cominciare, sempre, ad ogni istante.”

Viva il lavoro!

Viva il lavoro!