Organizational Development
Inter-funzionalità & Collaboration Design
Vuoi approfondire?
Per valutare se questa progettualità può sostenere un lavoro culturale mirato, è possibile richiedere un confronto dedicato. L’obiettivo è comprendere il contesto, individuare le leve prioritarie e costruire l’architettura di intervento più adatta.
Inter-funzionalità & Collaboration Design | Processi e connessioni
Le organizzazioni crescono grazie alla qualità delle connessioni interne. Questa progettualità supporta aziende e team nel migliorare flussi informativi, pratiche di cooperazione e processi interfunzionali, con interventi che uniscono analisi, dialogo e co-design.
Il lavoro si colloca nell’approccio sistemico dell’Organizational Development, dove relazioni, ruoli e processi sono considerati elementi interdipendenti di un unico sistema.
Perché è rilevante lavorare sulle interconnessioni
La collaborazione tra funzioni è spesso uno dei punti più delicati della vita aziendale: dipendenze operative, obiettivi diversi, sovrapposizioni di responsabilità e mancanza di momenti di coordinamento possono generare rallentamenti, incomprensioni o inefficienze.
Questa progettualità diventa rilevante quando l’organizzazione percepisce:
Processi complessi o ridondanti
Fatica nel prendere decisioni condivise
Tensioni tra funzioni con interdipendenze elevate
Tensioni tra funzioni con interdipendenze elevate
Difficoltà nei passaggi di consegne
Quando serve davvero un lavoro di Collaboration Design
L’intervento è particolarmente utile durante una crescita organica o un aumento della complessità operativa, quando si introducono nuove tecnologie o processi digitali che richiedono coordinamento diverso o in momenti di ridefinizione ruoli o riorganizzazioni.
È inoltre importante quando si vuole sostenere un modello di leadership più distribuito o nei contesti dove team diversi devono cooperare su progetti ad alta interdipendenza.
Architettura dell’intervento
Diagnosi delle connessioni
Analisi qualitativa e quantitativa dei flussi tra funzioni: dipendenze, colli di bottiglia, modalità di coordinamento formale e informale.
Spesso questa fase si integra naturalmente con strumenti usati anche in altri interventi di Organization Design (es. mappature ruolo-processo o tavoli di ascolto)
Micro-dialoghi interfunzionali
Laboratori in cui le funzioni coinvolte leggono insieme il funzionamento attuale, fanno emergere punti di forza e dissonanze, e restituiscono una narrazione condivisa di ciò che accade nel quotidiano.
Co-design dei modelli di cooperazione
Dalla diagnosi scaturisce un processo di progettazione che include la definizione dei confini operativi, la chiarezza sui contributi attesi, protocolli decisionali, modalità di coordinamento periodico e canali informativi coerenti, il tutto seguendo il principio di “pochi punti chiari, molto agibili”.
Attivazione delle nuove pratiche
Workshop esperienziali, simulazioni, task interfunzionali, riunioni di avvio e momenti dedicati alla messa a terra dei nuovi modelli.
Follow up e consolidamento
Monitoraggio dell’impatto, verifiche periodiche, raccolta di segnali deboli.
È frequente, in questa fase, integrare strumenti come Feedback & Dialogue Systems per sostenere continuità e trasparenza.
Quali risultati può produrre
Uno dei benefici più evidenti è la fluidità con cui le funzioni iniziano a cooperare. Nei contesti in cui le interdipendenze sono alte, questo porta tipicamente a:
Maggiore chiarezza reciproca
Riduzione dei fraintendimenti operativi
Processi più snelli e leggibili
Decisioni più veloci e condivise
Responsabilità distribuite e più consapevoli
Nel tempo, la qualità delle relazioni si traduce in efficienza e in una percezione più chiara del “fare parte dello stesso sistema”.
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Per valutare se questa progettualità può sostenere un lavoro culturale mirato, è possibile richiedere un confronto dedicato. L’obiettivo è comprendere il contesto, individuare le leve prioritarie e costruire l’architettura di intervento più adatta.
