NAPOLI - Organizzazioni e Intergenerazionalità - IX Evento “Persone e organizzazioni che cambiano”
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NAPOLI - Organizzazioni e Intergenerazionalità - IX Evento “Persone e organizzazioni che cambiano”

Costruire ponti tra generazioni. Un nuovo sguardo sulle organizzazioni
In un’epoca segnata da scenari mutevoli, dall’irruzione dell’intelligenza artificiale, da un crescente disordine geo-politico e dallo sfaldamento delle categorie tradizionali nelle relazioni e nelle istituzioni, emerge una sfida organizzativa che interpella profondamente la cultura del lavoro: la sfida generazionale.
Essa si rende evidente nella compresenza di cinque generazioni differenti nello stesso spazio organizzativo: dalla Silent alla Z Generation. Ognuna di queste generazioni porta con sé una visione del lavoro, un modo di apprendere, di relazionarsi e di “abitare” l’organizzazione. Questo fenomeno è il risultato di vari fattori.
Le carriere si allungano, ma i ruoli non sempre evolvono con la stessa velocità del contesto. Il calo delle nascite riduce il numero di giovani in ingresso nel mercato del lavoro. La mobilità internazionale aumenta: nel 2024 oltre 191.000 italiani (soprattutto giovani) hanno cercato opportunità all'estero. Il tasso di disoccupazione giovanile è al 20,3%: domanda e offerta si cercano, ma non si incontrano.
Le differenze generazionali attraverseranno sempre più le organizzazioni: incidono sui valori, sulla cultura, sui modi di apprendere, sul rapporto con il tempo e con la gerarchia organizzativa. Da qui nascono sfide concrete e strategiche, che è necessario saper leggere con lucidità:
- • Il trasferimento del know-how richiede attenzione: molti saperi rischiano di perdersi se non vengono riconosciuti, trasmessi e rielaborati in forma condivisa.
- • Le competenze digitali e culturali delle nuove generazioni sono spesso presenti, ma poco integrate nei processi e nella visione complessiva dell’organizzazione.
- • I modelli di leadership tendono a riflettere logiche di una sola generazione: ciò che per alcuni è guida, per altri può apparire distanza, rigidità o inutile gerarchia.
- • Le identità professionali non sempre si incontrano: le diverse generazioni abitano il lavoro con significati e aspettative molto differenti, che rischiano di non dialogare.
La sfida è allora aprire “spazi” e progettualità che non normalizzino la differenza, ma la valorizzino, che non puntino all’omogeneità, ma alla connessione e al dialogo. Una nuova fioritura delle persone nelle organizzazioni passa da qui: dal modo in cui riusciamo a stare insieme, riconoscerci e imparare l’uno dall’altro